Il via all'operazione "Tetti Puliti" nei condomini!
I deputati Pastorelli e Locatelli hanno firmato un ordine del giorno che impegna il Governo a trovare una disciplina normativa che regoli l’installazione di antenne televisive terrestri e satellitari centralizzate nei condomini, al fine di salvaguardare il decoro architettonico, paesaggistico ed ambientale delle città italiane.
La misura ovviamente ha raccolto il pieno consenso, in particolar modo da CNA Installazione Impianti che da tempo sta lavorando all’operazione “Tetti Puliti” che mira a dare un contributo verso la modernizzazione degli impianti di telecomunicazione residenziali, in ottica di garanzia e tutela degli investimenti dei cittadini sulla digitalizzazione del Paese e dello sviluppo della banda larga.
Secondo CNA: “la proliferazione, in assenza di un quadro normativo generale, delle televisioni private negli anni ’70 e delle trasmissioni satellitari negli anni ’90, hanno spinto un grande numero di famiglie a dotarsi di un proprio impianto di ricezione. Il numero delle antenne di ricezione dei segnali televisivi, terrestri e satellitari, su balconi e terrazze e sulle faglie esterne dei tetti delle città italiane, con cavi volanti stesi davanti alle facciate degli edifici, ha oggi superato i limiti accettabili, con grave danno del decoro urbano, dello stato di manutenzione degli impianti, della sicurezza dei cittadini; una situazione peraltro vietata, da oltre dieci anni, nel 95% dei comuni italiani che hanno emanato appositi regolamenti”.
Inoltre CNA afferma che, realizzando un unico impianto che fornisca tutte le unità immobiliari di uno stabile i segnali televisivi terrestri o digitali, sia assolutamente conveniente e favorisca lo sviluppo della banda larga.
“I fondi stanziati per la riduzione del digital divide, i risparmi che si otterrebbero con la drastica riduzione dei filtri Lte da installare sulle antenne di ricezione dei segnali televisivi e nella riduzione delle parabole, la proprietà della infrastruttura di rete di telecomunicazioni al condominio, sono fattori che possono più che dimezzare il costo di realizzazione dell’impianto”, commenta Cna, che aggiunge: “L’accoglimento, da parte del Governo, dell’ordine del giorno presentato dagli Onorevoli Locatelli e Pastorelli apre pertanto la strada ad un processo che, se supportato legislativamente da Esecutivo ed Enti locali, potrebbe consentire in tempi non lunghi sia un deciso miglioramento del decoro urbano delle nostre città che l’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, così come previsto dalla Direttiva Europea 2014/61”.