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La contabilizzazione è "disarmata"

Lombardia: obbligo fra due mesi, ma le sanzioni scatteranno solo nel 2017

Il conto alla rovescia è cominciato, e l’ansia aumenta. Anche in Lombardia, così come ad esempio in Piemonte, è ormai imminente l’entrata in vigore della termoregolazione e della contabilizzazione del calore in ambito condominiale. Nella regione lombarda, in particolare, la prescrizione scatterà a partire dal prossimo 1° agosto: una scadenza che difficilmente potrà essere rispettata in quegli stabili le cui assemblee non abbiano già provveduto a deliberare in tal senso. Di qui, la preoccupazione di diversi amministratori, accomunati da un unico interrogativo: qualora non si rispettino le tempistiche per l’adeguamento, con quali modalità saranno applicate le sanzioni amministrative relative alla mancata realizzazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore? È questo il contenuto di numerose richieste di chiarimento pervenute nelle scorse settimane al Curit (il Catasto unico regionale degli impianti termici), che non a caso ha pubblicato una faq con la seguente risposta al quesito: “La legge regionale 31 luglio 2013, n. 5 prevede all’art. 9, c. 3 che la sanzione amministrativa relativa alla mancata realizzazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore, prevista all’art. 27, c. 1-ter della legge regionale 11 dicembre 2006, n.24, si applichi a decorrere a partire dal 1 gennaio 2017. Tuttavia l’obbligo di adeguare i sistemi per la termoregolazione degli ambienti e la contabilizzazione autonoma del calore, previsto per gli impianti di riscaldamento al servizio di più unità immobiliari (art. 9, c. 1.c della legge regionale 11 dicembre 2006, n.24) rimane valido secondo le tempistiche dettate dalla Delibera di Giunta Regionale 20 dicembre 2013, n. 1118. Le sanzioni relative al mancato rispetto dell’obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore potranno essere irrogate solo a seguito di una verifica disposta dall’Autorità Competente successivamente al 1 gennaio 2017. Verifiche effettuate precedentemente tale data, anche rilevando eventuali difformità rispetto all’obbligo previsto, non potranno dare seguito ad attività sanzionatoria”.
In altre parole: i termini di legge vanno rispettati, ma se non lo si fa, non si è comunque soggetti a sanzione perlomeno per altri 2 anni e mezzo. Passi la crisi economica; passi la difficoltà nel sostenere spese che in ogni caso, nella fattispecie, andrebbero considerate come un investimento per l’abbattimento dei consumi più che un esborso fine a se stesso. Sta di fatto che, in questo modo, la normativa regionale lombarda rischia seriamente di restare in (buona) parte disattesa.
Almeno fino a quando non ci sarà il rischio concreto di una sanzione ma corroborarla.

Fonte: Italia Casa