Raffrescamento passivo: ecco come climatizzare la casa in modo naturale
Il raffrescamento passivo è proprio ciò che ci vuole per riuscire a climatizzare la casa in modo naturale. La giusta strategia consiste nell’unire, in un mix perfetto, le nostre esigenze con quelle dell’ambiente, riducendo al minimo i consumi di energia e quindi pensando ad un impatto ambientale senza conseguenze. Vediamo che cosa possiamo fare concretamente.
Quali regole:
Come agire, se intendiamo avvalerci delle tecniche, che permettono di rendere più fresco il nostro
ambiente domestico in sintonia con la natura? Si tratta di prendere in considerazione alcuni principi fondamentali. Innanzi tutto dobbiamo fare il punto sulla protezione dagli apporti di calore, evitando che dentro la nostra abitazione si raggiungano temperature elevate, a causa di influenze da parte della radiazione solare o dell’ambiente esterno. Lo stesso discorso vale per l’energia che viene liberata dalle persone, dagli apparecchi elettrici e dalle fonti luminose. È importante provvedere all’isolamento termico dell’edificio, avendo come punti di riferimento la sua forma e il suo orientamento. Inoltre si possono utilizzare elettrodomestici ad alta efficienza e un tipo di illuminazione artificiale, che emetta poco calore. Se le escursioni termiche esterne sono molto alte, gli apporti caloriferi devono essere modulati, sfruttando l’inerzia della costruzione. Si può poi mettere in atto un’adeguata dissipazione del calore, utilizzando come pozzo termico il cielo, l’aria o l’acqua oppure il terreno.
Il tetto freddo
Il cielo notturno può essere considerato ideale come pozzo di calore per le emissioni calde che vengono sprigionate dalla superficie del tetto. Per favorire questo processo, si possono utilizzare delle particolari coperture, le quali sono in grado di riflettere la radiazione solare ed emettere energia termica. Si possono applicare sull’estensione esterna dei colori chiari, che abbiano caratteri non metallici. Questo sistema è molto utile per proteggersi dal surriscaldamento estivo e per controllare il calore che si viene a determinare nelle zone urbanizzate.
Gli specchi d’acqua
Gli specchi d’acqua posti negli spazi tra gli ambienti, come ad esempio, nei cortili interni, possono essere piuttosto vantaggiosi. In alternativa è possibile sfruttare dei sistemi di nebulizzazione. Non dobbiamo infatti dimenticare che l’evaporazione dell’acqua ha un grande potenziale di raffreddamento, perché, passando dallo stato liquido a quello gassoso, riesce a sottrarre calore ai locali. Affinché il tutto riesca in maniera ottimale, bisognerebbe predisporre le condizioni per creare aria secca e non molto umida.
L’aria notturna
Nelle località in cui si ha una forte differenza di temperatura tra giorno e notte, si può sfruttare in maniera produttiva l’aria notturna, immessa dentro casa, per ottenere un processo di rinfrescamento. A questo scopo, è opportuno che le stanze siano disposte in modo da non ostacolare il flusso della ventilazione e sarebbe bene installare delle aperture automatiche, per ottenere un’ottimizzazione dell’operazione. Da non trascurare la definizione corretta degli infissi tra le zone sopra e sotto vento, per garantire l’effetto del movimento convettivo.
Il terreno
Anche il terreno costituisce un’importante possibilità. Oltre ad una certa profondità, la temperatura riesce a rimanere costante per tutto l’anno. Di conseguenza abbiamo a disposizione una sorgente di energia termica considerevole. Si possono costruire dei pannelli radianti, che vengono alimentati con acqua raffreddata per mezzo di sonde geotermiche. In questo modo possiamo risparmiare energia elettrica.
La ventilazione naturale
Efficace è anche la ventilazione microclimatica, che consiste essenzialmente nel ricambio d’aria attraverso
l’apertura contemporanea di più finestre. Bisogna effettuare il tutto in modo incrociato, dischiudendo le aperture sulle facciate opposte, per favorire l’espulsione dell’aria calda, attraverso un dislivello di pressione e di temperatura. Nel caso di una villetta familiare a due piani, occorre aprire le persiane del livello inferiore orientate a nord e quelle superiori rivolte verso sud. Se abitiamo in un appartamento con doppia esposizione, prima spalanchiamo tutte le tapparelle a nord e poi una sola a sud.
Fonte: Italia Casa